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Sindrome del follicolo vuoto

Cosa fare quando non si producono ovociti?

Il follicolo è una struttura anatomico-funzionale che fa parte dell’ovaia. L’ovocita è la cellula che maturerà, in una parte microscopica della parete interna di un follicolo, durante il ciclo ovarico spontaneo o stimolato in condizioni normali. Inoltre, il follicolo contiene un altro tipo di cellule che producono estrogeni necessari per lo sviluppo e la maturazione degli ovuli.

Per studiare il problema della fertilità della donna è fondamentale conoscere la sua riserva ovarica. Per valutare questo dato vengono effettuate diverse analisi ormonali (ormone antimulleriano, FSH, LH, estradiolo..) ed ecografie con il conteggio dei follicoli antrali. La riserva ovarica é adeguata o normale se il conteggio è da 6 a 10,  è scarsa se il conteggio è inferiore a 6 ed è alta  se è superiore a 12.  La dimensione follicolare in questa fase del ciclo è dai 2 ai 10 mm.

Le donne con una scarsa riserva ovarica  rischiano notevolmente degli insuccessi durante un trattamento di fertilità e le donne con una riserva ovarica alta, invece, rischiano di rispondere in modo esagerato (gravidanza gemellare o plurigemellare). In entrambi i casi, è probabile che il ciclo di trattamento debba annullarsi. Questo non succede con un conteggio follicolare normale.

C’è da evidenziare anche che la crescita di un follicolo non significa necessariamente che al suo interno vi sia un ovulo maturo:  non tutti i follicoli contengono ovuli maturi né hanno tutti la stessa qualità. In una percentuale bassa di casi, si può verificare la cosiddetta Sindrome del follicolo vuoto  (Empty Follicle Syndrome, EFS) che è definita come il completo fallimento nel recuperare gli ovociti dopo la stimolazione farmacologica dell’ovaio, il monitoraggio della crescita multipla follicolare e la puntura ovarica con l’aspirazione del follicolo al fine di recuperare l’ovocita, nonostante lo sviluppo apparentemente normale dei follicoli ovarici e la produzione appropriata di estradiolo .

Il repentino aumento (picco) dell’ormone luteinizzante , che avviene fisiologicamente circa a metà del ciclo determinando l’ovulazione nella donna fertile, può essere indotto durante la PMA da una somministrazione di gonadotropina corionica umana (HCG) o dell’agonista dell’ormone rilasciante gonadotropine ( GnRH-a) in modo tale da promuovere il distacco dell’ovocita dal complesso cumulo ooforo-ovocita, andare nella cavità nel follicolo e ivi essere recuperato mediante aspirazione.

Si è affermato anche che,  quando viene eseguita un’adeguata stimolazione ovarica, l’insuccesso nel recuperare gli ovociti rappresenta un evento sporadico piuttosto che una vera sindrome, senza compromettere l’esito di successivi cicli di fecondazione. Tuttavia, nonostante il cambiamento del protocollo di stimolazione ovarica e dell’intervallo di tempo tra la somministrazione del farmaco e il recupero degli ovociti, sono state riportate forme ricorrenti di EFS, suggerendo l’esistenza di una predisposizione genetica o in fattori quali l’età, la diminuzione della riserva ovarica, la resistenza dell’ovaio alla stimolazione ovarica e l’obesità.

Fonti : Fondazione Cesare Serono

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