12 Gennaio 2017_La fecondazione eterologa entra nelle prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale (Ssn)
Anche la Fecondazione eterologa, come quella omologa, è tra le prestazioni sanitarie garantite dal Servizio sanitario nazionale (Ssn).
I nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) firmati dal Presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni con Dpcm del 12 gennaio 2017, inseriscono nella specialistica ambulatoriale a carico del Servizio sanitario nazionale, tutte le prestazioni necessarie per la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa, fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero e prevedono l’esenzione dal ticket per chi soffre di endometriosi.
Il costo dipenderà dal ticket fissato nelle singole Regioni per le varie prestazioni necessarie ad effettuare la fecondazione (esami del sangue, ecografie, ecc.) e potrà variare tra i 400 e i 600 euro (ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino).
L’unica regione che si era dichiarata contraria a questo accordo era stata la Lombardia, dove inizialmente i costi della fecondazione eterologa essere sostenuti completamente delle coppie. Ma dal primo gennaio del 2018 qualcosa è cambiato: si corrisponderà al servizio sanitario 66 euro di ticket (36 euro da tariffa ordinaria più altri 30 di tariffa aggiuntiva regionale) a fronte di un costo che, altrimenti, oscillerebbe tra i 1.500 e i 4mila euro.
Centri privati
L’Italia è uno dei paesi con il maggior numero di centri di riproduzione assistita in Europa, in gran parte privati. I costi di trattamenti in questi centri possono essere molto alti: si parte dai 2000 euro a trattamento per l’omologa e dai 3000 ai 6000 euro per l’eterologa, ma questa cifra può salire…considerando che non è mai certo il numero di trattamenti a cui la coppia si sottoporrà prima di raggiungere una gravidanza.