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Cicli anovulatori e infertilità

“Perché ho le mestruazioni se non ovulo?” La maggior parte delle pazienti con un ciclo regolare (26-35 giorni) ovula ogni mese. Nei cicli regolari, l’ovulazione avviene a metà del ciclo. Quando i cicli si aggirano tra i 30 e 90 giorni, sono lunghi e irregolari e talvolta sono privi di ovulazione.

Il ciclo anovulatorio è un ciclo mestruale in cui manca il rilascio di un ovocita da parte dell’ovaio. In questa fase non è quindi possibile che avvenga la fecondazione spontanea. Qualora tale evento diventi cronico si può andare incontro a infertilità.

Le motivazioni per cui una donna non ovula normalmente ogni mese possono essere varie: a parte quelle fisiologiche, cioè legate a periodi particolari della vita, come ad esempio l’adolescenza, il periodo dell’allattamento, la gravidanza o la menopausa, le più comuni sono i disturbi della tiroide, ovvero l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo, o anche l’interruzione dell’assunzione della pillola anticoncezionale, o di altre pillole ormonali, lo stress, o il sovrappeso..

Quando a causare disfunzione del ciclo mestruale è un problema alla tiroide, sarà opportuno eseguire delle analisi del sangue specifiche, attraverso cui si possono controllare i valori del THS (responsabile della corretta funzione tiroidea) e nel caso si riscontrassero anomalie, il paziente dovrà sottoporsi ad una cura farmacologica specifica. La terapia consiste solitamente in una terapia ormonale sostitutiva basata sulla somministrazione di estro-progestinici, ma può comprendere anche agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine e antiandrogeni. Già dai primi giorni della terapia, il ciclo mestruale della donna ritorna alla normalità, migliorando anche le possibilità di avere una gravidanza.

Ma tra le cause di anovulazione cronica si possono riscontrare:

_disordini ipotalamici, come nel caso di carente produzione di ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), sia per motivi organici, sia per diete rigide, attività fisica eccessiva e eventi emotivi importanti;
_sindrome dell’ovaio policistico;
_livelli alti di prolattina nel sangue (condizione che può essere causata da problematiche gravi, come ad esempio il tumore al cervello, anche se le probabilità, sono molto rare). In quest’ultimo, raro caso, naturalmente si deve assolutamente consultare l’oncologo per iniziare una valtazione degli interventi possibili.

Molto spesso la donna non si rende conto della mancata ovulazione proprio perché tutti i segnali del corpo fanno pensare che tutto si sia svolto in maniera assolutamente normale.
Una donna che si accorge di avere un ciclo anovulatorio deve rivolgersi subito al suo ginecologo di fiducia, per approfondire le motivazione e, se necessario, trovare la giusta cura. La prima cosa da fare è il monitoraggio dell’ovulazione mediante ecografia transvaginale in diversi giorni del ciclo e contestualmente vengono eseguite analisi ormonali per assicurare che siano stati prodotti i picchi ormonali necessari all’ovulazione, aiutando così il concepimento spontaneo. Qualora questo non venga verificato si cercherà di individuare dapprima attraverso un’ananmnesi l’eventuale causa per poi approfondire con i giusti esami clinici.

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