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INFERTILITA’ SECONDARIA: cos’è, quali sono le cause e gli interventi per affrontarla

In gergo ginecologico si è soliti parlare di infertilità secondaria quando si ha difficoltà a concepire una seconda volta nonostante la prima gravidanza si sia conclusa con successo e ne soffrono più donne di quanto si immagini. Nel 40% dei casi di infertilità la causa è legata allo sperma, nel 30% è causata da disfunzioni alle ovaie, nel 20% è data da endometriosi o occlusione delle tube e c’è un 10% in cui non vi è spiegazione. E’opportuno rivolgersi allo specialista dopo 6 mesi di tentativi vani soprattutto se l’età della coppia supera i 35 anni e verranno prescritti una serie di esami tra cui: una visita generale, esami del sangue ormonali, uno spermiogramma , un’isterosalpingografia per controllare se le tube sono libere o meno, una laparoscopia per verificare se ci sono fibromi o un’endometriosi,……

Riguardo le cause possono essere svariate, magari può essere accaduto qualcosa dopo la prima gravidanza andata a buon fine: cause post-partum,  una malattia sessualmente trasmessa, infezioni, un trauma o qualsiasi malattia che potrebbe aver danneggiato le tube di Falloppio, alterazioni ormonali, diabete, fumo …. Nella maggior parte dei casi l’infertilità secondaria è causata dall’età, specialmente della donna : il picco di fertilità va infatti dai 20 ai 30 anni per calare col passare degli anni.

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Legge sulla diagnosi preimpianto

Dall’entrata in vigore della legge 40 del 2004, in tema di Procreazione Medicalmente Assistita, vari aspetti sono cambiati, tra cui la diagnosi preimpianto ( PGD ). Dal 2015, anche le coppie portatrici di malattie genetiche (e quindi senza problemi di fertilità) possono scegliere di  accedere a questa diagnosi così da

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Coltura a blastocisti- Quali vantaggi

Che cos’è la coltura a blastocisti? La coltura sequenziale a blastocisti permette di ottenere un embrione al 5º giorno di sviluppo embrionale, cioè in uno stadio evolutivo più avanzato, le cui cellule sono aumentate e si sono differenziate. Cominciano a distinguersi la cappa più esterna (trofoblasto, che darà luogo alla

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Capire la genetica dell’embrione

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